Il Comune di Torino (Divisione Servizi Tributari) mi scrive, chiamandomi "gentile contribuente", per ricordarmi che entro il 16 giugno devo pagare l'acconto dell'Imu.
Molto bene.
Benissimo.
Eseguirò.
Pretendo tuttavia analoga solerzia da parte del Comune di Torino.
Per cui mi onoro di inviare al Comune di Torino la seguente missiva.
Con la presente mi pregio di ricordarvi che ho posto di recente a lorsignori due domande tuttora in attesa di adeguate risposte.
Per vostra comodità, ve le ripeto qui.
La prima domanda riguarda la cancellazione dell'evento Torino Attarantata, cancellazione causata - a detta degli organizzatori, l'associazione La Paranza del Geco - "dall'impossibilità da parte dell'organizzazione della tradizionale festa in piazza Umbria della comunità dei Torremaggioresi di Torino, di cui il Festival era parte integrante, di ottemperare a nuove normative comunali, e dovuto a una serie di problematiche dovute a tagli dei fondi comunali di cui stanno soffrendo i quartieri torinesi, tra cui l’inagibilità di diverse aiuole e aree verdi della piazza".
Il post con cui sabato scorso ho dato la notizia (limitandomi a riportare il comunicato della Paranza del Geco) ha avuto, su Fb, due commenti di una certa rilevanza (il post e i relativi commenti su Fb li trovate qui).
Un lettore mi domandava se potevo "pubblicare la comunicazione del diniego all'evento, dire da quale ufficio è giunta e se il rifiuto è giunto dalla Circoscrizione 4 oppure dal Comune".
Contestualmente, un consigliere comunale di maggioranza, il pentastellato Damiano Carretto, scriveva il seguente commento: "A me risulta che le cose siano andate in maniera un po' diversa da quanto scritto nel comunicato della Paranza del Geco"..
A tale rivelazione replicavo: "Chi sa e ha titolo a parlare e dare spiegazioni, parli e dia spiegazioni. Se a qualcuno "risulta" qualcosa, dica che cosa gli risulta, non "che gli risulta" e basta. E se chi sa è un amministratore pubblico, pagato con denaro pubblico, è tenuto a dire ciò che sa. Non è un optional". Al che il Carretto, com'è suo dovere, prendeva un impegno preciso: "Faremo le dovute verifiche".
Per cui potevo rassicurare il lettore, considerato che un esponente della maggioranza che governa Torino si era impegnato, in pratica, a dare risposta alle legittime curiosità del lettore-contribuente, nonché mie.
Avrei qualcosa da obiettare sul fatto che il consigliere comunale Damiano Carretto prima lasci intendere di sapere qualcosa e quindi, sollecitato a dire, si limiti a promettere verifiche. Se già sa, perché verificare? E se non sa, perché far intendere di sapere? Ciò mi ricorda quelli di San Damiano (per l'appunto) che tirano la pietra e nascondono la mano. Ma non stiamo a sottilizzare: la sostanza è che un esponente della maggioranza in Consiglio comunale ha promesso a due cittadini (e contribuenti) adeguate verifiche. E dunque attendo risposta alle domande del lettore, che faccio mie.
La seconda domanda riguarda la manifestazione Narrazioni Jazz. Al termine della manifestazione, com'è mio diritto di contribuente e anche mio dovere considerata la mia professione, ho chiesto a un'addetta stampa del Comune quanti biglietti siano stati venduti per i concerti a pagamento della sullodata manifestazione, suddivisi per sale e singoli eventi. Mi è stato risposto che il dato mi sarebbe stato fornito "al più presto". Sto ancora aspettando che "presto" diventi "adesso".
Inoltre, in data 22 maggio, per mezzo del presente blog ho chiesto all'assessore Leon (in ottemperanza alla sua affermazione "gli studi non si fanno in anticipo", per cui ritengo si facciano a manifestazione conclusa) di comunicarmi quale sia stato il ROI (ritorno economico dell'investimento) di Narrazioni Jazz, quanto pubblico da fuori Torino tale manifestazione abbia attratto, e di quanto tali dati risultino migliori rispetto a quelli del defunto Torino Jazz Festival, che in data 17 ottobre u.s. l'assessore Leon aveva (a mio avviso giustamente) bollato come inadeguati.
In subordine, qualora gli "studi" non siano ancora completati, mi accontenterò di sapere quale ente sia incaricato di effettuarli, ed entro quanto tempo preveda di poter fornire dati attendibili.
Molto bene.
Benissimo.
Eseguirò.
Pretendo tuttavia analoga solerzia da parte del Comune di Torino.
Per cui mi onoro di inviare al Comune di Torino la seguente missiva.
Lettera di un contribuente al Comune di Torino
Egregi dipendentiCon la presente mi pregio di ricordarvi che ho posto di recente a lorsignori due domande tuttora in attesa di adeguate risposte.
Per vostra comodità, ve le ripeto qui.
Il consigliere Damiano Carretto |
La prima domanda riguarda la cancellazione dell'evento Torino Attarantata, cancellazione causata - a detta degli organizzatori, l'associazione La Paranza del Geco - "dall'impossibilità da parte dell'organizzazione della tradizionale festa in piazza Umbria della comunità dei Torremaggioresi di Torino, di cui il Festival era parte integrante, di ottemperare a nuove normative comunali, e dovuto a una serie di problematiche dovute a tagli dei fondi comunali di cui stanno soffrendo i quartieri torinesi, tra cui l’inagibilità di diverse aiuole e aree verdi della piazza".
Il post con cui sabato scorso ho dato la notizia (limitandomi a riportare il comunicato della Paranza del Geco) ha avuto, su Fb, due commenti di una certa rilevanza (il post e i relativi commenti su Fb li trovate qui).
Un lettore mi domandava se potevo "pubblicare la comunicazione del diniego all'evento, dire da quale ufficio è giunta e se il rifiuto è giunto dalla Circoscrizione 4 oppure dal Comune".
Contestualmente, un consigliere comunale di maggioranza, il pentastellato Damiano Carretto, scriveva il seguente commento: "A me risulta che le cose siano andate in maniera un po' diversa da quanto scritto nel comunicato della Paranza del Geco"..
Per cui potevo rassicurare il lettore, considerato che un esponente della maggioranza che governa Torino si era impegnato, in pratica, a dare risposta alle legittime curiosità del lettore-contribuente, nonché mie.
Avrei qualcosa da obiettare sul fatto che il consigliere comunale Damiano Carretto prima lasci intendere di sapere qualcosa e quindi, sollecitato a dire, si limiti a promettere verifiche. Se già sa, perché verificare? E se non sa, perché far intendere di sapere? Ciò mi ricorda quelli di San Damiano (per l'appunto) che tirano la pietra e nascondono la mano. Ma non stiamo a sottilizzare: la sostanza è che un esponente della maggioranza in Consiglio comunale ha promesso a due cittadini (e contribuenti) adeguate verifiche. E dunque attendo risposta alle domande del lettore, che faccio mie.
L'assessore Francesca Leon |
Inoltre, in data 22 maggio, per mezzo del presente blog ho chiesto all'assessore Leon (in ottemperanza alla sua affermazione "gli studi non si fanno in anticipo", per cui ritengo si facciano a manifestazione conclusa) di comunicarmi quale sia stato il ROI (ritorno economico dell'investimento) di Narrazioni Jazz, quanto pubblico da fuori Torino tale manifestazione abbia attratto, e di quanto tali dati risultino migliori rispetto a quelli del defunto Torino Jazz Festival, che in data 17 ottobre u.s. l'assessore Leon aveva (a mio avviso giustamente) bollato come inadeguati.
In subordine, qualora gli "studi" non siano ancora completati, mi accontenterò di sapere quale ente sia incaricato di effettuarli, ed entro quanto tempo preveda di poter fornire dati attendibili.
In conclusione. Gentile Comune di Torino, io entro il 16 giugno vi pagherò l'anticipo dell'Imu. Pretendo però (così come voi pretendete da me) di ricevere entro tale data le risposte che si sono impegnati formalmente a fornirmi i vostri rappresentanti (nonché miei dipendenti, perché pagati con il denaro pubblico che io e gli altri torinesi vi versiamo tramite Imu, multe, permessi di sosta, tasse, imposte e balzelli vari).
Sono certo che non mancherete di onorare il vostro impegno, riconoscendo quello che è un mio incontestabile diritto.
Nella denegata ipotesi che eludiate tale vostro dovere, metterò in atto i provvedimenti che mi competono. Io non dispongo, come voi, di legioni di pretoriani, azzeccagarbugli, vigili urbani e mezzi coercitivi che certamente voi schierereste a mio danno qualora non vi pagassi l'Imu. Mi limiterò, com'è mio dovere e in fondo anche mio piacere, a ripubblicare questo post ogni settimana finché l'inferno non ghiaccerà, o finché voi non provvederete, sopraffatti dal ridicolo, a rispondere alle mie domande.
Con osservanza, il vostro sempre affezionatissimo
Gabo
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