Simonetta Castronovo, in pole per la direzione |
Finalmente, dopo oltre nove mesi dall'addio effettivo di Guido Curto, passato in settembre alla direzione della Reggia di Venaria (e addirittura a quattordici mesi dalla sua nomina al nuovo incarico), la Fondazione Torino Musei ha avviato una selezione ("non vincolante" per il posto di direttore di Palazzo Madama. L’avviso "intende sollecitare e raccogliere manifestazioni di interesse da parte di persone qualificate, in possesso dei requisiti richiesti".
Il comunicato-stampa ci informa che "il nuovo direttore, oltre al compito di provvedere allo studio, alla cura, alla gestione e alla valorizzazione delle collezioni permanenti del museo, è chiamato a rafforzare il rapporto tra il museo e il proprio pubblico con attenzione al tema dell’accessibilità culturale, promuovere iniziative, attività e attuare un programma di esposizioni temporanee volte sia a incrementare l’affluenza sia a raggiungere nuove tipologie di pubblico, garantendo sia la correttezza scientifica sia l’approccio divulgativo. Dovrà inoltre rafforzare il rapporto del museo con il territorio e la Città di Torino, con musei ed enti nazionali e internazionali, sia sul piano delle attività espositive sia sul piano della ricerca scientifica, oltre che incrementare l’attività di fundraising e sviluppare nuove modalità di fruizione digitale del museo e del suo patrimonio artistico.
Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre le ore 24.00 ora italiana del giorno 14 settembre 2020, attraverso il link https://iolavoronelpubblico.it/bandi/ftm_dpm.
Stando al comunicato, "il bando e tutte le informazioni sono disponibili sui siti www.fondazionetorinomusei.it e www.palazzomadamatorino.it". Per chi, come me, non riesce a trovare traccia del bando in tali siti, nel comunicato viene fornito il collegamento diretto al bando medesimo https://www.fondazionetorinomusei.it/sites/default/files/Avviso_ITA.pdf, che volentieri condivido con i lettori interessati a un buon posto di responsabilità, della durata di quattro anni prorogabili a cinque, con contratto da dirigente, "trattamento economico e normativo adeguato alle esperienze professionali maturate" e "l'impegno a risiedere nell’area torinese per il periodo dell’incarico".
Quanto ai papabili, è possibile una soluzione interna, che consentirebbe pure di risparmiare qualcosa. Fra i conservatori non mancano profili che, almeno sul piano scientifico, sembrano adeguati: i favori del pronostico vanno a Simonetta Castronovo, l'attuale conservatore-capo.
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