Passa ai contenuti principali

MUSEI E TEATRI CI RIPROVANO. INCROCIAMO LE DITA

Il "San Giovanni Battista" di Caravaggio è di nuovo visibile ai Musei Reali

Da lunedì riaprono musei e teatri. Tutti sperano definitivamente, ma io non ci scommetterei: un po' per scaramanzia, un po' perché ho scarsissima fiducia nel buon senso dell'umanità. Ad ogni modo riaprono, ed è già qualcosa. E con la riapertura dei musei trovano nuova vita le mostre che, come la fanciulla Du Perier compianta da Malherbe, ont vécu ce que vivent les roses, l'espace d'un matin (traduzione deandreiana: come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno come le rose). Insomma, parlo di quelle mostre inaugurate a inizio febbraio con tante belle speranze e chiuse dopo meno di un mese, causa recrudescenza della pandemia (il che giustifica il pessimismo di cui sopra); per non dire di quelle che, tra chiusure, rinvii e riaperture, si trascinano da novembre, allestite e pochissimo viste.
Ma torniamo alle prospettive per lunedì prossimo, sempre che si sia in zona gialla. Io ho raccolto le segnalazioni che in queste ore fioccano dai vari enti. Non mi sono dato la pena di inseguire gli eventuali ritardatari o neghittosi che manco si degnano di mandare uno straccio di comunicato: se non gliene fotte una minchia a loro, di ciò che fanno, figurarsi quanto me ne fotte a me.

Egizio da lunedì, ai Reali seconda occasione per Caravaggio

Tra i musei, come al solito l'Egizio non rinuncia a fare il primo della classe: riparte già lunedì e poi non chiude più, aperto 7 giorni su 7, per recuperare il tempo e i visitatori perduti. Gli altri se la prendono un po' più calma, ma insomma, entro la fine del mese saranno tutti presenti e operativi. Va da sé che al momento mancano notizie del Museo del Cinema, che anche in occasione dell'effimera riapertura di febbraio s'era concesso una settimana abbondante di riflessione prima di spalancare le porte ai visitatori.

Lunedì 26 aprile il Museo Egizio è pronto ad accogliere nuovamente il pubblico, oltre che con la sua collezione e la mostra temporanea “Archeologia Invisibile”, anche con un nuovo progetto espositivo e un impianto di illuminazione rinnovato e potenziato per una migliore esperienza di visita. Per l’ingresso in museo sarà obbligatoria la prenotazione online con almeno un giorno di anticipo: sull’apposita sezione del sito (https://museoegizio.it/tickets-shop) i visitatori potranno scegliere la fascia oraria preferita e dovranno poi presentarsi all’ingresso con il biglietto elettronico. Apertura tutti i giorni da lunedì a domenica dalle 9 alle 18.30, con ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Resta in vigore il tariffario promozionale già sperimentato lo scorso febbraio: il prezzo d’ingresso è 12 euro, con biglietto ridotto a 10 euro; il ridotto studenti (15-18 anni e universitari) resta a 2 euro, così come il Ridotto Junior a 1 euro per la fascia 6-14 anni. Mantenuto il Family Ticket, dedicato ai nuclei composti da due adulti e due minorenni, al costo di 24 euro. In osservanza delle prescrizioni di sicurezza le visite guidate di gruppo, sempre acquistabili online, saranno limitate alla partecipazione di un massimo di 20 persone.

Anche la Pinacoteca Albertina riapre già lunedì, con le sue collezioni e la mostra "L'eclettismo della ragione" dedicata all'opera di Carlo Giuliano (orario lunedì-venerdì 10-18)

I Musei Reali tornano ad accogliere il pubblico da martedì 27 aprile con orario dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19. Per garantire la fruizione contingentata, chi vorrà accedere alle collezioni e alle attività in programma nel weekend dovrà obbligatoriamente prenotare l’ingresso entro la mezzanotte del giorno precedente la visita. I biglietti sono acquistabili online tramite sul sito www.coopculture.it oppure chiamando il numero 011.19560449. Per informazioni è possibile scrivere a info.torino@coopculture.it.
Nella prima settimana di apertura, dal 27 aprile al 2 maggio, il percorso di visita comprenderà il Palazzo Reale con l’Armeria, la Cappella della Sindone, il primo piano della Galleria Sabauda e i Giardini Reali. Da martedì 4 maggio il percorso tornerà a comprendere anche il secondo piano della Galleria Sabauda e la sezione Torino del Museo di Antichità.
Il pubblico potrà finalmente ammirare l’altare della Cappella della Sindone restituito alla comunità dopo una complessa opera di restauro. Durante la chiusura, il percorso di visita dei Musei Reali è stato arricchito con la carrozza Mylord di Vittorio Emanuele II appartenente alle Collezioni Presidenziali del Quirinale, collocata nella Rotonda dell’Armeria Reale. L'Armeria Reale presenta inoltre il nuovo allestimento "Le armi del Re", una selezione di 21 oggetti di notevole pregio e importanza storica, recentemente restaurati, che facevano parte delle raccolte personali di Vittorio Emanuele II. Fino al 30 maggio, nelle sale dedicate ai pittori caravaggeschi della Galleria Sabauda, è esposto il "San Giovanni Battista" di Caravaggio, in prestito dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma. Sempre in Galleria Sabauda, dal 4 al 30 maggio sarà prorogata anche la mostra "Sulle tracce di Raffaello".
Nelle Sale Chiablese, dal 26 aprile al 30 maggio si potrà nuovamente visitare la mostra fotografica "Capa in color": è possibile acquistare i biglietti sul sito www.capaincolor.it. Riprendono anche i tour guidati condotti dai volontari dell’Associazione “Amici di Palazzo Reale” dal martedì al giovedì con orario 15,16 e 17 e dal venerdì alla domenica con orario 10, 11, 12, 15, 16 e 17. Dalla prossima settimana anche la Biblioteca Reale estenderà l’orario di visita e sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta. Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina www.museireali.beniculturali.it/events/biblioteca-reale-riapertura/.

 

Il Museo Accorsi-Ometto riaprirà le sue sale da martedì 27 aprile con ingressi contingentati: massimo 60 persone all’ora, 15 ogni quarto d’ora) e orario da martedì a venerdì 10-18; il sabato e la domenica 10-19 solo su prenotazione telefonica o via e-mail almeno un giorno prima (tel. 011837688 int. 3 oppure info@fondazioneaccorsi-ometto.it

Anche la Reggia di Venaria riapre il 27 insieme con i Giardini e il Castello della Mandria, e con la mostra fotografica di Paolo Pellegrin (prenotazione sempre obbligatoria online; almeno 24 ore prima per sabato, domenica e festivi, info lavenariareale.it).
Il 30 aprile invece riaprirà il Castello di Moncalieri.

Gam, Mao e Palazzo Madama riaprono mercoledì 28. Alla Gam, oltre a "Photo Action per Torino", "Ancora luce. Luigi Nervo", e "Alighiero Boetti", da mercoledì 5 maggio aprirà la mostra in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro "Viaggio controcorrente. Arte italiana 1920-1945, dalle collezioni di Giuseppe Iannaccone, della Gam e dei Musei Reali di Torino". Sempre a partire da mercoledì 5 maggio apre la mostra "Sul principio di contraddizione", a cura di Elena Volpato: una riflessione sulle opere di Francesco Barocco, Riccardo Baruzzi, Luca Bertolo, Flavio Favelli e Diego Perrone.
Al Mao, accanto alla mostra "China goes Urban. La nuova epoca della città", prorogata fino al 13 giugno, da mercoledì 28 aprile apre "Krishna, il divino amante", un’esposizione di dipinti religiosi indiani.
A Palazzo Madama sarà ancora visitabile fino al 12 luglio la mostra dossier "Ritratti d’oro e d’argento. Reliquiari medievali in Piemonte, Valle d’Aosta, Svizzera e Savoia". Da venerdì 7 maggio l’esposizione World Press Photo Exhibition 2021, la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo, apre a Palazzo Madama in anteprima nazionale con i vincitori del concorso dell’edizione 2021. Dal 14 maggio arriva la solita Madonna saltata fuori dai sotterranei del Vaticano: stavolta si tratta della "Madonna delle Partorienti" di Antoniazzo Romano.
I tre musei saranno aperti il mercoledì giovedì e venerdì dalle 13 alle 20, e il sabato e domenica dalle 10 alle 19. Prenotazioni: Theatrum Sabaudiae via email ftm@arteintorino.com o al numero 0115211788
https://www.arteintorino.com/. Prevendita: TicketOne https://www.ticketone.it/

Il 28 riapre pure Camera - Centro Italiano per la Fotografia con le nuove mostre dedicate a Lisette Model e Horst P. Horst e con la mostra in Project Room dedicata a Roberto Gabetti.

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo riapre venerdì 30 aprile, dalle 12 alle 19, e con lo stesso sarà aperta fino al 13 giugno dal venerdì alla domenica. Entro tale data si potrà visitare la mostra "Space Oddity. Spazi e corpi al tempo del distanziamento sociale"
corata da Irene Calderoni.

Il Castello di Rivoli, invece, sarà pure un hub vaccinale a partire possibile dal 29 aprile: il giovedì, venerdì e sabato dalle ore 10 alle ore 16 nelle sale della mostra di Claudia Comte al terzo piano del Museo verranno somministrati i vaccini anti Covid-19.

Non ho notizie del Museo del Cinema: finora sul sito compare la melanconica scritta "Informiamo il gentile pubblico che, in ottemperanza alle vigenti disposizioni, il Museo e l'Ascensore panoramico rimarranno chiusi fino a nuove comunicazioni". Nuove comunicazioni non sono arrivate.

Traviata al Regio, Pirandello e Ionesco allo Stabile

E passiamo ai teatri. Come anticipato, il Regio ha già pronta "Traviata" diretta da Calderon, per la regia di Lorenzo Amato: ancora da fissare la data della "prima" con il pubblico in sala, ma sarà per i primissimi giorni di maggio.

Valerio Binasco in "Il piacere dell'onestà" (foto L. De Palma)
Il Teatro Stabile riaccoglie in sala gli spettatori con due nuove produzioni firmate dal direttore artistico Valerio Binasco. Al Carignano il 26 aprile alle ore 19.30, in prima nazionale c'è "Il piacere dell'onestà" di Pirandello, con lo stesso Binasco regista e protagonista (repliche fino al 9 maggio). Alle Fonderie Limone di Moncalieri, sempre in prima nazionale, martedì 27 alle ore 19.30    , "Le sedie" di  Ionesco, nella traduzione di Gian Renzo Morteo, sempre per la regia di Valerio Binasco, con Michele Di Mauro e Federica Fracassi. Repliche fino al 16 maggio.

Il Teatro Astra riparte con tre nuove produzioni TPE: dal 4 al 12 maggio "Sorelle", testo e regia di Pascal Rambert con Anna Della Rosa e Sara Bertelà; dal 21 al 24 maggio "Chi ha ucciso mio padre" di Édouard Louis, nuova creazione di Deflorian/Tagliarini; e dal 1° al 6 giugno "Festen. Il gioco della verità", tratto dal film danese di Thomas Vinterberg capostipite del manifesto Dogma95, diretto dal giovane regista Marco Lorenzi. A partire dal 27 aprile riparte il servizio biglietteria presso il Teatro Astra (via Rosolino Pilo 6, Torino) con orario 16-19, dal martedì al sabato, e il servizio di vendita on-line sul sito www.fondazionetpe.it attraverso i canali vivaticket.

Santibriganti Teatro recupera la stagione “Battiti” del Teatro Civico Garybaldi di Settimo Torinese: a partire da domenica 16 maggio fino a domenica 24 ottobre saranno diciannove gli spettacoli che andranno in scena.

Tra gli altri spazi teatrali che ritrovano il pubblico in sala, segnalo il Caffè Muller dove l’8 maggio lo spettacolo "Una luce nella selva oscura" di Roberto Zibetti sarà primo spettacolo in presenza della stagione 2021.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la