Raffaello: "La Muta" (1507-1508) |
Invece no. Quella della Venaria è una Grande Mostra.
Le Grandi Mostre si distinguono delle truffe e dalle baracconate non tanto per il numero di quadri esposti, bensì per la loro qualità; ma ancor più per la capacità di suscitare idee, curiosità, scoperte. Per lo stimolo intellettuale che ti danno.
Beh, "Raffaello. Il Sole delle Arti" per me è una Grande Mostra. Non di Raffaello, ma su Raffaello. Mi ha rivelato qualcosa che non sapevo su un artista che, come tutti, pensavo di conoscere fino alla noia.
Raffaello: "Ritratto di giovane con mela" |
Ma ciò che importa - ai fini della tesi sostenuta dalla mostra - è il resto, è l'incredibile e ammirevole scialo di opere d'arte "minore" (termine che di sicuro farebbe imbestialire i curatori Silvia Ferino e Gabriele Barucca), esposte a testimoniare ciò che io ignoravo, e che invece è il cuore del progetto espositivo (perché qui c'è un progetto espositivo, finalmente). E cioè che Raffaello, divin pittore, fu anche un abile imprenditore, un antesignano della riproducibilità seriale dell'arte, un lucido propagandista di se stesso, e in un certo senso un pioniere del design.
"La pesca miracolosa", arazzo da Raffaello (1555-1560) |
"Santa Cecilia" arriva il 30 settembre |
Raffaello come Andy Warhol? No forse non si è ben compreso il senso del progetto, Raffaello non è stato un antesignano della riproduzione seriale, in primis perché lui produceva modelli unici, in secundis perché la riproduzione di "modelli" iconografici di nuova realizzazione non è una novità di Raffaello e non lo è neppure il cimentarsi seppur indirettamente con essa, basti pensare a Leonardo, ma si potrebbe andare anche più indietro nel tempo. Il punto è il livello che questo processo ha raggiunto con Raffaello, consacrandone una fama che negli ultimi due secoli ha conosciuto un certo affievolimento. Concordo pienamente sulla lettura della mostra come una mostra su Raffaello e sul fatto che rappresenti una felice novità nel panorama cittadino l'avere un progetto negli allestimenti. In ultimo non dimenticherei il fatto che il comitato scientifico della mostra sia stato diretto da Antonio Paulucci.
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