Guardano lontano. Il direttore Capizzi e, a sin., l'assessore Lavolta |
Barbera: lasciare il Museo? Ma non ci penso nemmeno
Così il direttore del Museo del Cinema, Alberto Barbera, in apertura s'è concesso - con molti tentennamenti - persino una battuta: "Nell'attesa che i film salvino il pianeta, siamo riusciti a salvare il Festival".Alberto Barbera non tradisce Torino per Venezia |
Così sono stato molto diretto: ho acchiappato Barbera e gli ho domandato se fosse vero che si dimetterà dal Museo. Risposta testuale: "Assolutamente no. Non ci penso nemmeno".
Così, oltre al pianeta (speriamo) e al Festival, ci siamo salvati pure Barbera.
In Regione il verde torna di moda, non solo per le mutande
Di tutto il resto vi ho già detto un paio di giorni fa nel post "CinemAmbiente piace agli sponsor".Il programma lo potete leggere sul sito.
In fondo, come bonus track, vi incollo pure la presentazione del direttore Capizzi.
Che volete di più?
Aggiungo soltanto che al tavolo della conferenza era rappresentato anche l'assessorato all'Ambiente della Regione. "Dopo molti anni d'assenza - ha osservato il direttore del Festival Gaetano Capizzi - non so proprio perché". Presumo perché di verde la giunta Cota aveva soltanto le mutande. Per quest'anno, comunque, dalla Regione sono arrivati molti encomi e punti denari. Però c'è una promessa formale di impegno sulla prossima edizione.
Chiudo il lesto post citando tutti gli sponsor di CinemAmbiente: stavolta lo meritano davvero. E rendiamo merito finalmente anche all'assessore Lavolta e alla Fondazione per la Cultura, che si sono sbattuti con successo per catturarne di nuovi, oltre a quelli che da sempre sostengono Capizzi e la sua creatura. Qui, voilà gli sponsor, main e non main: Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt, sempre presenti, ma anche Conai, Iren, Smat, Trm, Asja, CiAl, AssoRinnovabili, Caffè Vergnano. Più vari partner tecnici, da Coldiretti a Kappa, dalla Centrale del Latte a ToBike e M**Bun (parentesi: questa cosa di chiamare Mac Bun con gli asterischi per paura del polpettaro globale, posso dire che mi ha triturato le palle?).
Bonus track: la presentazione di Capizzi
CinemAmbiente 2015 è una sorta di edizione speciale. È stato spostato dalle tradizionali date di giugno ad ottobre per aderire a “Nutrire le Città”, un ampio progetto della Città di Torino che vede, affiancati al Forum Mondiale dello Sviluppo Economico Locale, diversi eventi culturali.
Il Festival è stato incluso nel cartellone ExpoTo2015 che presenta un gran numero di manifestazioni. Questa collocazione ci ha spinti a inserire nel festival la dimensione del “nutrimento”, tema portante di Expo2015, infatti il film di apertura sarà 10 Billion – What’s on Your Plate? del tedesco Valentin Thurn; cosa mangeremo nel 2050 quando saremo 10 miliardi? I film di Ecokids saranno incentrati sull’alimentazione; l'Archivio Nazionale del Cinema d'impresa presentarà una selezione di film industriali sul tema del cibo. Mentre in collaborazione con Coldiretti e l’Associazione Le Città del Bio organizzeremo una grande mostra mercato del biologico italiano.
Tra i grandi film presenti al festival troviamo La Glace et le Ciel di Luc Jacquet, già premio Oscar per il film La marcia dei pinguini, e HUMAN di Yann Arthus-Bertrand, la cui visione può paragonarsi a una esperienza esistenziale.
Il festival ripropone i tradizionali concorsi: quello internazionale, con otto grandi documentari, “One Hour”, con eccezionali reportage da tutto il mondo, e quello dei film italiani. Da questa edizione avremo una sezione “Torino e le Alpi” sostenuta dalla Compagnia di San Paolo, con film sulla dimensione ambientale e sociale della montagna che prevede anche un premio.
Nella sezione “Panorama” troviamo omaggi a due festival di cui condividiamo lo spirito: Interfilm di Berlino e il DREFF della Repubblica Dominicana, e poi un'ampia selezione di cortometraggi ambientali con il meglio di animazione, fiction, spot e documentari corti che, nel loro insieme, compongono un'ampia ricognizione dello stato del pianeta.
Altre novità: il premio del pubblico sostenuto da Iren e un premio al miglior film sulla green economy, come occasione di lavoro e inclusione sociale, assegnato dai soci della Cooperativa Arcobaleno.
I temi suggeriti da vari film saranno approfonditi in otto “Ecotalk”, in cui prenderanno la parola decine di esperti di varie discipline. Numerosi gli “Ecoeventi”, organizzati in collaborazione con Coldiretti, Bike Pride, Legambiente, Cooperativa Arcobaleno, MAcA, lo Spazio Agorà in piazza Castello e molti altri enti e associazioni con cui il festival collabora ormai stabilmente.
Questa edizione testimonia ancora una volta che CinemAmbiente non è un semplice festival, ma un punto di riferimento per una intera area culturale e sociale, convinta che la sostenibilità dello “sviluppo” e il rispetto dell'ambiente siano fondamentali.
Il “progetto CinemAmbiente”' si concretizza nell'evento-festival, nelle centinaia di rassegne, nel canale web tv per le scuole, nei seminari per professionisti e nella direzione del Green Film Network che ad oggi raggruppa 29 festival di 26 nazioni.
Ringrazio il Museo Nazionale del Cinema, la Città di Torino e la Fondazione per la Cultura Torino, il Ministero dell’Ambiente e tutti gli sponsor privati, in primo luogo i main sponsor Conai e Iren, che anche quest'anno hanno permesso di realizzare il festival. Mi auguro che le proiezioni abbiano la grande affluenza di pubblico cui ormai ci siamo abituati, e che la storia di CinemAmbiente possa proseguire anche nei prossimi anni.
Gaetano Capizzi
Direttore del Festival CinemAmbiente
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