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LA MUSICA TORINESE RICORDA PIERO E CATERINA

Domani, lunedì 21, dalle ore 19 al Cacao (viale Ceppi 6, al Valentino) c'è "Amici di Piero in concerto", la serata con cui  da diciassette anni, la scena torinese ricorda Piero Maccarino e, dal 2006, anche Caterina Farassino. Saliranno sul palco, come sempre, molti fra i musicisti più rappresentativi della città. Ecco la line up annunciata, come da volantino: Subsonica, Africa Unite, Bluebeaters, Linea 77, Fratelli di Soledad, Statuto, Monaci del Surf, C.O.V., Nadar Solo, Balls & Chains, Foxhound, Less Than a Cube, Assist, The Minies. Presentano Domenico Mungo e Cato. Diretta con Mao su Radioflash 97.6. L'incasso (biglietto a 10 euro) sarà interamente devoluto alla Fondazione Caterina Farassino.
Ricevo dalla Fondazione Caterina Farassino, e pubblico con affetto:
Dal 1999 i musicisti torinesi si riuniscono in una maratona musicale in cui tutti i gruppi si esibiscono gratuitamente e alla pari, senza gerarchie né diritti di precedenza, in memoria dell’amico scomparso Piero Maccarino, cantante e fonico che proprio nel 1999 è mancato a causa di un male incurabile.
Mai dimenticato rude boy, cantante, ultras del Toro e fonico, Piero è ancora nella mente di tutti il ragazzo che urlava forte “Torino è la mia città!” dal microfono che impugnava come una rivoltella di parole fronteggiando bolge di pogo selvaggio. E da allora Gli Amici di Piero sono sempre di più e coloro che non lo conoscevano hanno imparato ad amarlo e a conoscerlo grazie a questi concerti. Coloro che lo conoscevano, invece, approfittano di questa occasione per suonare, ascoltare buona musica ed incontrarsi.

La Fondazione Caterina Farassino è nata per ricordare la giovane fotografa del rock cittadino volata via troppo giovane. “Al ricordo di Piero, da nove anni abbiamo deciso di unire anche il ricordo di una nostra amica che è volata a scattare le sue foto dal cielo. Caterina Farassino, se ne è andata in una notte di fine autunno, lasciandoci così vuoti e smarriti che ancora non vogliamo crederlo. E il non rassegnarci ad averli visti volare via troppo giovani e sorridenti, ci impone ogni anno di fare qualcosa insieme a loro. Quello che a loro piaceva di più: fare musica, ascoltare musica e coinvolgere più gente possibile in un abbraccio collettivo” (Amici di Piero)

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