Da oggi per le piazze di Torino si prospetta finalmente un destino meno infame. O almeno, quando ce le dovessimo ritrovare ancora una volta invase da una baraccopoli, sapremo con chi prendercela: con il sindaco Fassino, che da oggi è ufficialmente responsabile ultimo di qualsiasi accampamento straccione nel cuore della città.
Il Consiglio comunale ha da pochi minuti approvato la delibera di iniziativa consiliare n. 2015-02080/002 (presentatore Viale), che modifica l’articolo 23 del Regolamento Canone di Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche, aggiungendo il punto 7: “Non sono consentite manifestazioni ed eventi in Piazza San Carlo, Piazza Vittorio Veneto, Piazza Carignano, Piazza Castello, Piazza Carlo Alberto, Piazza Palazzo di Città, Piazza Carlo Felice, Piazza CLN e Piazza Statuto, se non previo provvedimento di autorizzazione in deroga da parte del Sindaco, che ne valuta l’impatto e la necessità”.
Insomma: le baracche sono vietate. Dovunque. Piazza Vittorio e Piazza Solferino purtroppo mantengono la "destinazione commerciale" e quindi restano più esposte alle autorizzazioni a muzzo. Ad ogni modo: soltanto il sindaco (niente assessori che poi si rimpallano la responsabilità) potrà consentire manifestazioni in deroga. Per seri motivi o nobili scopi socio-culturali, perché è ovvio che la città non deve diventare un cimitero. Ma senza nessuna indulgenza per le buffonate che insozzano quasi quotidianamente le nostre piazze più belle.
Onore ai consiglieri Silvio Viale e Luca Cassiani, primi promotori di questa battaglia di civiltà. E massimo rispetto per i 27 consiglieri comunali che hanno votato sì. Rispetto anche per il sindaco, che trattandosi di materia che lo riguarda direttamente ha ritenuto di astenersi. Spiace per i 10 rappresentati dell'opposizione che hanno preferito non votare, dimenticando che la civiltà non è di destra né di sinistra. Ad ogni modo, una volta tanto non sono qui a percularli tutti quanti, maggioranza e opposizione: oggi hanno fatto la cosa giusta, o almeno la meno sbagliata.
E da domani scatta la vigilanza militante. Filura s'è preso la responsabilità: a sei mesi dal voto, immagino che non vorrà deluderci.
Premesso
Il Consiglio comunale ha da pochi minuti approvato la delibera di iniziativa consiliare n. 2015-02080/002 (presentatore Viale), che modifica l’articolo 23 del Regolamento Canone di Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche, aggiungendo il punto 7: “Non sono consentite manifestazioni ed eventi in Piazza San Carlo, Piazza Vittorio Veneto, Piazza Carignano, Piazza Castello, Piazza Carlo Alberto, Piazza Palazzo di Città, Piazza Carlo Felice, Piazza CLN e Piazza Statuto, se non previo provvedimento di autorizzazione in deroga da parte del Sindaco, che ne valuta l’impatto e la necessità”.
Insomma: le baracche sono vietate. Dovunque. Piazza Vittorio e Piazza Solferino purtroppo mantengono la "destinazione commerciale" e quindi restano più esposte alle autorizzazioni a muzzo. Ad ogni modo: soltanto il sindaco (niente assessori che poi si rimpallano la responsabilità) potrà consentire manifestazioni in deroga. Per seri motivi o nobili scopi socio-culturali, perché è ovvio che la città non deve diventare un cimitero. Ma senza nessuna indulgenza per le buffonate che insozzano quasi quotidianamente le nostre piazze più belle.
Onore ai consiglieri Silvio Viale e Luca Cassiani, primi promotori di questa battaglia di civiltà. E massimo rispetto per i 27 consiglieri comunali che hanno votato sì. Rispetto anche per il sindaco, che trattandosi di materia che lo riguarda direttamente ha ritenuto di astenersi. Spiace per i 10 rappresentati dell'opposizione che hanno preferito non votare, dimenticando che la civiltà non è di destra né di sinistra. Ad ogni modo, una volta tanto non sono qui a percularli tutti quanti, maggioranza e opposizione: oggi hanno fatto la cosa giusta, o almeno la meno sbagliata.
E da domani scatta la vigilanza militante. Filura s'è preso la responsabilità: a sei mesi dal voto, immagino che non vorrà deluderci.
Bonus track: il testo della delibera approvata oggi
Oggetto: tutela piazze auliche, modifica del Regolamento C. O. S. A. P. Canone di Occupazione Spazi ed Aree PubblichePremesso
-
che è cresciuta la sensibilità culturale nei confronti
dei luoghi aulici della città, in particolare delle piazze del centro, spesso
occupate da manifestazioni improprie (manifestazioni improprie è un eufemismo: trattasi perlopiù di minchiate senz'arte né parte, Ndr) che impediscono a passanti e turisti di
godere appieno del significato storico-ambientale;
-
che sempre più spesso si concedono deroghe per
manifestazioni di vario tipo che poi eccedono nelle irregolarità, confidando
nella scarsa rilevanza della sanzioni;
-
che il sindaco Piero Fassino ha giustamente più volte
sollevato la questione;
-
che le seguenti aree sono da considerare di pregio
storico-ambientale: Piazza San Carlo,
Piazza Vittorio Veneto, Piazza Carignano, Piazza Castello, Piazza Carlo
Alberto, Piazza Palazzo di Città, Piazza Carlo Felice, Piazza Cln e Piazza
Statuto;
il Consiglio Comunale di Torino delibera
-
1. di modificare l’articolo 23 del Regolamento C. O. S.
A. P. Canone di Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche, aggiungendo il punto 7.
“Non sono consentite manifestazioni ed eventi in Piazza San Carlo, Piazza Vittorio Veneto, Piazza Carignano, Piazza
Castello, Piazza Carlo Alberto, Piazza Palazzo di Città, Piazza Carlo Felice,
Piazza CLN e Piazza Statuto, se non previo provvedimento di autorizzazione in
deroga da parte del Sindaco, che ne valuta l’impatto e la necessità.”
era ora
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