Poiché l'avevo seguita, vi segnalo com'è andata a finire la storia di Paolo Verri: alla fine ha deciso di restare a Matera 2019, declinando l'offerta della Regione Puglia. Ha creduto al ravvedimento operoso della proterva nuova amministrazione che lo boicottava. O forse a Matera hanno amministratori protervi, ma non quanto i nostri, e pertanto suscettibili di resipiscenza o quanto meno di attività cerebrali seppur minime. Sia come sia, quella di Verri è stata una scelta molto, ma molto generosa - io me ne sarei ben guardato - dettata chiaramente dal sentimento. Verri è fatto così. Potremmo provarci anche noi, a chiedere scusa e farlo tornare, prima che i genii che ci siamo tenuti stretti sfascino anche l'ultima suppellettile di casa.
Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente
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