Poiché l'avevo seguita, vi segnalo com'è andata a finire la storia di Paolo Verri: alla fine ha deciso di restare a Matera 2019, declinando l'offerta della Regione Puglia. Ha creduto al ravvedimento operoso della proterva nuova amministrazione che lo boicottava. O forse a Matera hanno amministratori protervi, ma non quanto i nostri, e pertanto suscettibili di resipiscenza o quanto meno di attività cerebrali seppur minime. Sia come sia, quella di Verri è stata una scelta molto, ma molto generosa - io me ne sarei ben guardato - dettata chiaramente dal sentimento. Verri è fatto così. Potremmo provarci anche noi, a chiedere scusa e farlo tornare, prima che i genii che ci siamo tenuti stretti sfascino anche l'ultima suppellettile di casa.
Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.
Commenti
Posta un commento