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ADDIO TJF, MA C'E' NARRAZIONI JAZZ. CON ZENNI. E CON LA FONDAZIONE CULTURA

E' l'8 aprile 2015: il direttore Stefano Zenni e la segretaria
della Fondazione Cultura Angela Larotella presentano la quinta
(e ultima) edizione del Torino Jazz Festival. Nel 2017 Zenni
e la Fondazione Cultura daranno vita a Narrazioni Jazz.
Oggi è giornata complessa. Nel bel mezzo di tante storie arriva anche la notizia della nuova iniziativa jazz del Comune, Narrazioni Jazz, destinata a rimpiazzare il Tjf. Da quanto si capisce, si tratta per l'appunto della serie di concerti in occasione del Salone del Libro. L'accenno ad attività non solo nel centro storico può rappresentare la riesumazione di Fringe, dato che proprio oggi l'assessore Leon mi ha confermato che incontrerà a breve gli organizzatori.
Riservandomi ogni approfondimento, vi pubblico intanto il comunicato fornito dall'ufficio stampa del Comune.

Il comunicato stampa del Comune

Oggi pomeriggio l’Assessora alla Cultura Francesca Paola Leon ha incontrato Stefano Zenni, musicologo di fama internazionale e già direttore del Torino Jazz Festival nelle ultime quattro edizioni. Nell’ambito di un ripensamento delle politiche culturali che tengano conto della grande tradizione che il jazz ha in città e del suo radicamento sul territorio, l’Assessora ha chiesto a Zenni di ideare un progetto artistico di ampio respiro culturale, da svolgersi in partnership con il Salone del libro e la realizzazione tecnica della Fondazione per la Cultura.
“Torino continua a investire sul jazz”, spiega Francesca Paola Leon, che prosegue: “questo nuovo appuntamento rappresenta una grande opportunità: la città può riappropriarsi di questo lascito culturale elaborando un progetto inedito che tenga insieme il jazz e la scrittura, declinando questo incrocio creativo attraverso tutte le arti (cinema, fumetto, danza...). Sono molte le narrazioni possibili attorno al jazz, a partire dalla parola scritta che si fa spettacolo dal vivo, anima i locali, entra nei centri culturali e nelle biblioteche”. Ci saranno concerti con artisti internazionali e attività che coinvolgeranno tutta la città e non solo il centro storico. Tutto questo e altro ancora troverà spazio nel nuovo appuntamento che la città sta mettendo a punto.
“Il titolo provvisorio che riassume il concept dell’iniziativa è Narrazioni jazz, un cappello adatto per la multidisciplinarietà che ci piace pensare per tutti i nostri eventi”, spiega Francesca Leon.
“L’esperienza del Torino Jazz Festival si è conclusa”, afferma Zenni, “ma si apre una fase del tutto diversa che affronto con convinzione (e le idee non mancano); una strada innovativa che insisterà sul legame tra le arti, sulle produzioni originali, le esclusive e la valorizzazione della ricca realtà musicale del territorio”. Zenni coglie l’occasione per placare le polemiche dei giorni scorsi: “spiace che siano state strumentalizzate le mie parole: il nuovo progetto sarà bello, originale e andrà giudicato sulla base della qualità”.

L'endorsement del Salone

Non a caso, poche ore prima che si diffondesse la notizia, sulla pagina Fb del Salone del Libro è comparso un post di entusiastica adesione al progetto: "Jazz e libro vanno d'accordo. Non solo perché i jazzisti, con le loro vite pazzesche, sono quasi sempre personaggi da romanzo. Non solo perché il jazz è musica che crea un mood, che si insedia negli stati d'animo come le pagine di un libro. Ma soprattutto perché il linguaggio stesso del jazz è narrazione, storia, racconto. Avete mai letto «Natura morta con custodia di sax» di Geoff Dyer?".

Guarda chi c'è: la Fondazione Cultura

Che dire? Messa così, può funzionare. Di sicuro la gioiosa macchina comunale del consenso è in moto, come ai tempi del Tjf. Merita di essere sottolineato il fatto che Narrazioni Jazz verrà realizzato dalla Fondazione Cultura. Questo è un cambio di programma notevole: non solo non la chiudono, ma le affidano pure nuovi incarichi

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