Dal Titanic alla Medusa: dopo il naufragio dell'anno scorso, il ponte dell'Immacolata regala qualche speranza di ripresa per i Musei Civici |
Sono dati comunque positivi rispetto al disastro dell'anno scorso, quando in quattro giorni di ponte dell'Immacolata i Musei Civici ebbero 8250 visitatori, perdendone l'enormità di 18.982 (un terzo del totale) rispetto al 2015.
Tra l'8 e l'11 dicembre 2016 gli 8350 visitatori dei musei della Fondazione furono così suddivisi: 4200 a Palazzo Madama, 1300 alla Gam, 1600 al Mao, 1150 al Borgo Medievale (quest'ultimo dato teneva conto solo degli ingressi a pagamento alla Rocca e alla mostra di "Cuore"). All'epoca tentai anche di analizzare le cause del naufragio.
Nel 2015 i musei della Fondazione avevano registrato in totale 27.232 ingressi (non dimenticate che all'epoca la Gam ospitava ancora grandi mostre, e in quel ponte totalizzò, da sola, ben 13.200 presenze grazie a Monet. Ma semplici calcoli confermano che il crollo delle presenze nei Musei Civici all'Immacolata 2016 ci fu anche a prescindere da quell'elemento di attrazione).
Le presenze medie giornaliere
Guardiamo alle note positive dell'oggi. A fronte di un aumento complessivo di 1407 visitatori nel 2017 rispetto al 2016, bisogna osservare che quest'anno il ponte dell'Immacolata è durato soli tre giorni, mentre fu di quattro sia nel 2016, sia nel 2015. Per valutare il risultato di quest'anno ho quindi diviso le presenze totali per tre giorni, ottenendo così una media giornaliera di 3252,3 presenze; e la stessa operazione l'ho fatta sul 2016, dividendo ovviamente per quattro giorni: risulta una media di 2065,5 visitatori al giorno.
I dati di quest'anno mostrano dunque un miglioramento notevole rispetto al ponte di dodici mesi fa: un saldo positivo di +1186,8 visitatori al giorno.
Non dimentichiamo comunque due fattori anomali in questa "statistica": il calcolo dei visitatori del Borgo Medievale, che non è omogeneo; e l'assenza quasi totale della Gam, praticamente fuori gioco per via delle chiusura delle collezioni.
I dati di quest'anno mostrano dunque un miglioramento notevole rispetto al ponte di dodici mesi fa: un saldo positivo di +1186,8 visitatori al giorno.
Non dimentichiamo comunque due fattori anomali in questa "statistica": il calcolo dei visitatori del Borgo Medievale, che non è omogeneo; e l'assenza quasi totale della Gam, praticamente fuori gioco per via delle chiusura delle collezioni.
Per favore, non raccontiamoci che tutto va bene
Se però estendiamo il confronto alla media giornaliera del 2015 c'è ben poco da stare allegri: 27.232 presenze su quattro giorni mi fanno 6808 presenze al giorno. Un altro livello. Dal quale siamo cascati, e non riusciamo a risalire.
Sto dicendo - casomai qualcuno fingesse di non accorgersene - che nell'arco di due soli anni, dal 2015 al 2017, i Musei Civici sono riusciti a perdere oltre la metà delle presenze medie giornaliere in un periodo cruciale per l'industria turistica come l'Immacolata. Un ridimensionamento drammatico che deve far riflettere. E spero soltanto che il segnale di ripresa registrato in questi giorni non induca qualche coglione a proclamare che i Musei Civici stanno benissimo e non hanno bisogno di nulla. No, lo dico perché, se ripenso a quanto gli hanno tagliato dopo il flop del 2016, tremo a immaginare che cosa potrebbero combinare lorsignori adesso che arrivano dati un po' meno deprimenti.
Nei quattro giorni del ponte 2016 gli ingressi a pagamento furono 27.944, con una media giornaliera di 6986. Nel 2015 erano stati 24.411 in quattro giorni, e "soltanto" 12 mila nel 2014 (quando però il ponte fu, come quest'anno, di tre giorni).
Vanno calcolati a parte i 35.000 passaggi contati con consegna di pass per il villaggio "Il Sogno di Natale" ospitato nei Giardini: di quei 35.000 visitatori, comunque, 15.000 hanno poi pagato un biglietto per accedere al "Quartier Generale di Babbo Natale". Per capirci, il villaggio "Il Sogno di Natale" è quell'iniziativa privata che lo scorso anno si scontrò con l'ostilità del Comune di Torino, e che stavolta ha trovato un'eccellente sede alla Reggia. Dove a quanto pare tira alla grande.
Musei Reali: quasi undicimila visitatori
E passiamo ai Musei Reali, che tra l'8 e il 10 dicembre hanno avuto complessivamente 10.968 visitatori, di cui 6870 ai Musei Reali e 4098 a Palazzo Chiablese per la mostra di Mirò.
Il dato più alto è quello di sabato, quando sono stati staccati 2890 biglietti per i Musei e 1537 per la mostra dedicata al pittore spagnolo. La direzione dei Musei Reali definisce "buona" anche l'affluenza alla mostra "Piranesi. La fabbrica dell'utopia" aperta al pubblico giovedì 7 dicembre e ospitata alla Galleria Sabauda.
Purtroppo per i Musei Reali non dispongo del dato 2016: nel 2015 i visitatori furono undicimila circa. Presenze stabili, quindi, anche perché per i Musei Reali il ponte del 2015 durò tre giorni: nel bel mezzo cadeva un lunedì e venne rispettata la normale chiusura settimanale. Però nel 2015 non c'era nessuna mostra a Palazzo Chiablese. Si potrebbe quindi dire che nel raffronto fra i 2017 e il 2015 i Musei Reali in sé e per sé perdono circa quattromila visitatori. Non so, mi pare un calcolo un po' spannometrico. Valutate voi.
La Venaria continua a crescere: 8870 biglietti al giorno
E' andata benissimo, come al solito, la Reggia di Venaria: da venerdì 8 a domenica 10 dicembre si sono registrati 26.611 ingressi in totale (esclusi i passaggi per il villaggio "Il Sogno del Natale" ospitato nei Giardini del Parco alto). Devo ricordare che per la Reggia di Venaria - in ossequio alle indicazioni del Mibact - il dato riguarda gli ingressi, e cioé i "biglietti venduti" tra Reggia e mostre, e non i "singoli visitatori". I due concetti nel caso della Venaria non combaciano. Ogni singolo visitatore può infatti acquistare uno o più biglietti, poiché per ogni mostra ospitata alla Venaria è previsto un distinto biglietto d'ingresso. Comunque, divisi per i tre giorni, 26.611 biglietti d'ingresso fanno 8870 biglietti al giorno.Nei quattro giorni del ponte 2016 gli ingressi a pagamento furono 27.944, con una media giornaliera di 6986. Nel 2015 erano stati 24.411 in quattro giorni, e "soltanto" 12 mila nel 2014 (quando però il ponte fu, come quest'anno, di tre giorni).
Vanno calcolati a parte i 35.000 passaggi contati con consegna di pass per il villaggio "Il Sogno di Natale" ospitato nei Giardini: di quei 35.000 visitatori, comunque, 15.000 hanno poi pagato un biglietto per accedere al "Quartier Generale di Babbo Natale". Per capirci, il villaggio "Il Sogno di Natale" è quell'iniziativa privata che lo scorso anno si scontrò con l'ostilità del Comune di Torino, e che stavolta ha trovato un'eccellente sede alla Reggia. Dove a quanto pare tira alla grande.
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