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QUANDO ARRIVANO I SOLDI DEL REGIO?

Il sovrintendente Schwarz calcola gli arretrati
Ricordate lo scazzo di Schwarz con la Regione? Il sovrintendente del Regio, già imbufalito per il taglio lineare dei contributi del 2020, una decina di giorni fa aveva anche rivelato di non aver ancora visto manco gli arretrati degli anni scorsi, per un totale di 3,4 milioni di euro che di 'sti tempi sarebbero acqua nel deserto per il teatro. Alla faccia delle promesse di oltre due mesi fa.
Il problemuccio, tutt'altro che trascurabile, è aggravato dalla prospettiva che, a corto di liquidi, il Regio ricorra al Fondo d'integrazione salariale per i dipendenti, secondo quanto sarebbe stato anticipato ai rappresentanti sindacali.

Insomma, ce n'è più che a sufficienza per l'opposizione malignazza. Già il 30 aprile il consigliere piddino Valle presenta un'interrogazione in merito, discussa ieri in Consiglio regionale. L'interrogazione di Valle si riferisce in particolare alla somma di 2,4 milioni (di cui 1.032.000,00 come quota in acconto su bilancio 2019 e 1.368.000,00 come quota a saldo su bilancio 2020) stanziata dalla giunta il 16 maggio 2019. Somma che il malizioso Valle sospetta esser parte dei famosi 3,4 milioni non ancora pagati.
E la risposta dell'assessore Poggio mi consente di capire esattamente quant'è immenso il mare che, almeno per la pubblica amministrazione, separa il dire dal fare.
Vittoriona ha in pratica dichiarato che la cifra di 1.032.000 euro per il 2019 doveva essere versata lo scorso novembre. Sicché a febbraio il Regio, che naturalmente ancora non aveva visto un centesimo, ha ceduto il suo credito a una società di factoring (la MBFacta Spa del gruppo Mediobanca) e che se la sbrighino fra di loro, MBFacta riscuoterà al termine dell'iter burocratico regionale; mentre il Regio, pur rimettendoci, s'è accontentato di incassare comunque del denaro, poco, maledetto ma subito. 
Daniele Valle (Pd)
Quanto al milione e 368 mila del 2020, a norma di convenzione è necessario che, prima di vedere i soldi, il Regio presenti il bilancio del 2019. E ovviamente al Regio si stanno strologando su come non chiuderlo in passivo: cara grazia se ci riusciranno in tempo per il 30 giugno, come vuole la legge.
Per arrivare ai 3,4 milioni mancanti all'appello resta un altro milione, che l'interrogazione di Valle non cita, forse perché trattasi di stanziamento che risale ancora ai tempi della passata amministrazione. Ne parla però sua sponte la Poggio nella risposta, e precisa che fu stanziato nel 2018 "come contributo straordinario per spese di investimento". A onor del vero, io la storia di quel milione la ricordo diversa: come al solito il Regio stava naufragando nei debiti, e - manco fossimo in un romanzo di Dickens - qualche giorno prima di Natale la fatina buona Antonellina Parigi cacciò fuori una milionata da destinare, disse, "al fondo di dotazione della Fondazione Teatro Regio come atto di sostegno e di fiducia a un ente importantissimo per il nostro sistema culturale e che potrà garantire la sua stabilità". Beh, in fondo tenere gli ufficiali giudiziari fuori dal Regio è pur sempre un investimento, no?
Ma in questo mondo crudele persino aprire i regali di Natale diventa un casino: per intascare il milione il Regio ha dovuto presentare il rendiconto degli "investimenti" operati - e già bramerei vederlo, quel rendiconto... - che, precisa Vittoriona "è pervenuto nella sua forma definitiva solo in data 20 maggio 2020". Comprensibile: avranno sudato sangue, per farlo stare in piedi. 
Ad ogni modo, ha concluso trionfalmente Poggio "gli uffici stanno ora procedendo al controllo e provvederanno di conseguenza all’emissione dell’atto di liquidazione". E tutti vivranno felici e contenti. Entro Natale. Non so di quale anno.
Questo è quanto. Ma oggi vi voglio offrire un servizio completo, benché non abbia più tanta voglia di scrivere. Quindi faremo così: prima vi pubblico, come bonus track, un'altra interrogazione di Valle, la 238 del 28 aprile, che affronta in generale il tema dei contributi arretrati ancora da pagare, con l'illustrazione in aula dello stesso Valla e la risposta della Poggio. L'interrogazione la riporto in forma ridotta, ma la potete leggere integralmente a questo link.
In coda, infine, ricopio il testo integrale della risposta dell'assessore Poggio all'interrogazione di Valle specifica sul Teatro Regio.

Gli arretrati della cultura

Interrogazione 238 del 28.4.20, primo firmatario Daniele Valle
OGGETTO: erogazione fondi cultura 2018 - 2019 
Premesso che
...
• il Piemonte conta circa 21.000 imprese culturali, che impiegano poco meno di 85 mila addetti e producono complessivamente 5,6 miliardi di valore aggiunto che rappresenta il 4,7% dell’economia totale della regione;
• la Regione Piemonte contribuisce a questo sistema con circa 50 milioni di contributi annui, distribuiti su tutti i settori, che sono essenziali per il buon funzionamento del comparto e rappresentano un investimento che moltiplica il suo ritorno in termini di impatto economico e sociale sul territorio;
premesso, altresì, che 

• gli enti pubblici hanno reso una prassi consueta far slittare i tempi delle erogazioni dei contributi a tutte le realtà che partecipano ai bandi pubblici. Mediamente le pratiche hanno subito un ritardo nell’erogazione di circa 2 anni;
• la Regione Piemonte al momento deve ancora procedere con alcuni saldi dei contributi 2018 ed iniziare ad accreditare i contributi relativi alle attività del 2019;
INTERROGA Il Presidente della Giunta regionale
• per sapere se, in attesa che si definiscano le misure emergenziali a livello nazionale e regionale per far fronte al danno economico di tutti i settori, compreso quello culturale, non si opportuno iniziare ad erogare i contributi già assegnati dai bandi negli anni 2018 e 2019.

Illustrazione in aula
DANIELE VALLE - In realtà, il tema dell'interrogazione è già stato ampiamente dibattuto, perlomeno nel dibattito pubblico di questi giorni. C'è la necessità, per buona parte del comparto culturale, di avere a disposizione quei fondi che la Regione deve, e che ordinariamente arrivano con un ritardo di uno o due anni, secondo le disponibilità finanziari edell'Ente, già in questo periodo. Si tratterebbe del contributo 2018-2019. Questa esigenza dipende ovviamente dal fatto che, con l'emergenza Coronavirus, da un lato, sono venuti meno tutti gli ingressi legati ai pubblici che possono partecipare alle iniziative e, dall'altro, dall'incertezza che regna ancora circa le progettualità o i sostegni pubblici che arrivano nel 2020. Tutto ciò rende ancora più necessaria la disponibilità di queste risorse. Sappiamo che la Giunta si è fatta carico di annunciare questa intenzione in diverse occasioni, però a me risulta che sul territorio, sia sul 2018 (più raramente) sia sul 2019 (più frequentemente), siano ancora tante le partite da liquidare, per cui ci interessava sapere a che punto siamo con queste erogazioni e con quali scansioni temporali la Giunta si prefigge di rispondere nei prossimi tempi. 
Risposta
VITTORIA POGGIO - 
Sono consapevole della difficoltà di tutto il comparto culturale. Come il Consigliere Valle sa, ci stiamo muovendo anche sul piano legislativo per dare delle risposte e
salvaguardare tutto quello che è il patrimonio culturale piemontese. Con l'approvazione della legge di bilancio di previsione 2020-2022, che è passata il 31 marzo, sono state stanziate risorse di cassa per far fronte ai pagamenti dei contributi dovuti; risorse che in questo momento, è vero, di gravi crisi economica dovuta a questa situazione straordinaria che fa seguito all'emergenza Covid, possono costituire un'importante boccata d'ossigeno, in attesa delle adozioni di specifiche misure, sia nazionali sia regionali, che siano proprio a supporto dell'intero comparto. Gli Uffici della Ragioneria centrale stanno, pertanto, procedendo al pagamento degli atti di liquidazione, in linea generale nel rispetto del criterio oggettivo della storicità del debito. 
La situazione dei pagamenti, effettuati al 30 aprile 2020, è di euro 24.360.234,11. Un totale di atti di liquidazione, con ordinativo di pagamento, relativi all'annualità 2018, e anche pregresse al 2017, di euro 16 milioni 860.164,30. Lo fa la nostra Direzione e sono già stati pagati per questi contributi pregressi all'annualità 2018 e anche 2017. C'è invece un totale di atti di liquidazione, un ordinativo ovviamente di pagamento, relativi all'annualità 2019 di euro 7.500.069,81. Anche questi sono stati posti in essere. Chiaramente si precisa che lo stato degli atti di liquidazione, cui la Direzione ha fatto sollecito alla Ragioneria centrale per il pagamento, è in continua evoluzione, in quanto alcuni, soprattutto riferiti all'annualità 2019, sono in via di perfezionamento.

La risposta sul Teatro Regio

Ed ecco per chiudere l'integrale della risposta dell'assessore Poggio all'interrogazione sul Teatro Regio:

La Regione Piemonte, con deliberazione della Giunta Regionale 16 maggio 2019, n. 131-9038, ha stabilito l’entità del proprio stanziamento a favore della Fondazione Teatro Regio di Torino, nel quadro della L.R. 11/2018 “Intervento regionale per l'anno 2019 a sostegno delle attività di Enti partecipati dalla Regione Piemonte operanti nel settore dei beni e delle attività culturali”.
Secondo quanto stabilito dalla DGR di cui sopra, a favore della Fondazione Teatro Regio di Torino sono stati stanziati euro 2.400.000,00, di cui 1.032.000,00 come quota in acconto su bilancio 2019 e 1.368.000,00 come quota a saldo su bilancio 2020.
Secondo quanto stabilito dalla Deliberazione stessa, la competente Direzione Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport (ora Cultura, Turismo e Commercio) ha provveduto con determinazione dirigenziale n. 356 del 07.06.2019, ad approvare lo schema di convenzione a sostegno del progetto di attività artistica per l’anno 2019, provvedendo contestualmente a impegnare gli importi sopra citati.
La Convenzione è stata sottoscritta dalle parte e riporta il Repertorio n. 412 del 11.11.2019.
Le modalità di liquidazione prevedono che:
a) la quota in acconto sia liquidata ad avvenuta sottoscrizione della Convenzione;
b) la quota a saldo sia liquidata ad avvenuta presentazione della rendicontazione delle attività in convenzione e del bilancio consuntivo dell’anno 2019 della Fondazione.
Per quanto riguarda quest’ultima quota, la Fondazione Teatro Regio di Torino non ha ancora presentato quanto previsto, non avendo ancora proceduto in particolare all’approvazione del bilancio consuntivo 2019 dell’Ente.
Per quanto concerne invece la quota in acconto, la stessa Fondazione si è avvalsa della possibilità di cedere il proprio credito nei confronti della Regione Piemonte a una società di factoring, con la modalità di garanzia pro soluto, a cui hanno fatto ricorso negli ultimi anni numerosi enti culturali partecipati dalla Regione. L’atto di cessione è stato oggetto di rogito notarile in data 26 febbraio 2020.
La comunicazione di cessione del credito è pervenuta agli uffici regionali in data 27.02.2020.
Il competente Settore ha provveduto con determinazione n. 42 del 05.03.2020 a prendere atto ed accettare la cessione del credito a favore di MBFacta Spa. Tale determinazione è stata trasmessa alla Ragioneria centrale.
Essendo in corso, da parte della Direzione Risorse Finanziarie, Settore Ragioneria, la ricognizione dei residui 2019, ad avvenuta conclusione di tale procedura il Settore competente provvederà a emettere l’atto di liquidazione a favore della Fondazione Teatro Regio di Torino con beneficiario amministrativo MBFacta Spa.
Per concludere il procedimento, è necessario, come da prassi, che la Fondazione Teatro Regio di Torino faccia istanza al Settore Ragioneria, di rilascio della certificazione del credito e che la Ragioneria provveda a certificare la sussistenza dello stesso e l’assenza di impedimenti.
Si ricorda infine che a fine 2018 la Giunta Regionale ha approvato a favore della Fondazione Teatro Regio di Torino, con DGR n . 45-8198 del 20.12.2018, l’assegnazione di un contributo straordinario di euro 1.000.000,00 per spese di investimento, a cui ha fatto seguito la determinazione dirigenziale n. 746 del 27.12.2018 e la cui documentazione a rendiconto è pervenuta nella sua forma definitiva solo in data 20 maggio 2020. Gli uffici stanno ora procedendo al controllo e provvederanno di conseguenza all’emissione dell’atto di liquidazione.


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