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IRAP SULLA CULTURA: CHIAMPA E RESCHIGNA SCAZZATISSIMI E LA DECISIONE SLITTA (ALLE CALENDE GRECHE)

Un  drammatico momento del confronto fra Grimaldi e Reschigna
Se ne riparlerà. Oggi in Consiglio Regionale è stata rinviata la discussione sulla proposta di Marco Grimaldi (Sel) di ridurre al 3,40% l'Irap per 1240 imprese culturali, creative, artistiche e di intrattenimento e attività di biblioteche, archivi e musei, con una riduzione di gettito di 353 mila euro circa.
La decisione è arrivata dopo un bel casino. L'assessore al Bilancio Reschigna s'è messo di traverso, Chiamparino pure, sostenendo che nell'attuale situazione è impossibile rinunciare a quei soldi. Grimaldi ha fatto notare che, contestualmente, sono stati approvati sostanziosi aumenti dell'Irap per banche, assicurazioni, autostrade e trafori, che porteranno in cassa oltre 7 milioni di euro. Quindi, non sarebbe un disastro rinunciare a poco più di mezzo milione. Hanno fatto parole, anche davanti ai microfoni della Rai. In particolare Reschigna ci aveva una carogna del diavolo. S'è incazzato come un puma quando Grimaldi l'ha definito "padrone del vapore".  Quando poi Grimaldi, per far buon peso, ha aggiunto che lui (Reschigna) ha tagliato alla cultura più di chiunque altro, è andato letteralmente ai matti.
E' proprio vero che la verità è rivoluzionaria.
E basta: dopo tante liti e tante beghe, è finita come nella rima. Lo strano è che, prima che la mozione arrivasse in aula, pare che mezzo Pd si fosse dimostrato interessato a sostenere la proposta di Grimaldi. Ma in Consiglio nessuno ha dato segno di vita. Per la serie "armiamoci e partite". Tutti cuor di leone.
Alla fine il Chiampa si è impegnato ad approvare una riformulazione della proposta,  con l’obiettivo di incentivare, anche con una riduzione dell’Irap, le attività con una missione sociale e culturale (a partire dalle imprese creative e artistiche). Detta così, mi sa che ne riparliamo alle calende greche.

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