Passa ai contenuti principali

DA HONOLULU PER UN CAMMELLO

Non è una foto ricordo di Villa Arzilla: sono i Camel, cult-band del progressive. E ieri sera hanno spaccato a Hiroshima

Nereggia il popolo sotto il palco del Camel
La nostalgia rende. Lo sapevo. Ma che rendesse così tanto, non riuscivo a immaginarlo. Ieri sera a Hiroshima mon Amour c'erano i Camel. Band veneranda, legata fortunosamente al culto del Canterbury Sound. Però non prevedevo - e non prevedevano neppure gli organizzatori - di trovarsi il locale sold out, con la gente fuori a supplicare per un biglietto, accampando viaggi di tregenda per assistere all'evento. Ho visto con i miei occhi la prenotazione arrivata da più lontano: era quella di una coppia di Honolulu. Ripeto: Honolulu nelle Hawaii. I due, presumo marito e moglie, ieri si sono regolarmente presentati al botteghino di Hiroshima per ritirare il biglietto e assistere al concerto. Un'altra coppia è arrivata dalla Turchia. E c'era gente da tutta Italia e dalla Francia. Da non crederci. Il concerto non ha deluso le aspettative degli appassionati del genere. I Camel sono ancora una garanzia. Ma santiddio, partire da Honolulu? Bisogna averci del buon tempo, tanta passione e ancor più soldi... Beati loro.
Stasera io torno a Hiroshima per ascoltare dal vivo i miei amici Perturbazione. I nostalgici rock ci torneranno il 27 marzo per i Vanilla Fudge. Ieri, le frotte degli attempati fans dei Camel si sono segnati l'appuntamento. Alcune fans diversamente giovani si sono pure prodotte in eccellenti gridolini d'entusiasmo.

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da