Passa ai contenuti principali

SHOCK IN MY TOWN: CRISTIANO GODANO NEL DREAM TEAM

Cristiano Godano, frontman dei Marlene Kuntz
Arriva Cristiano Godano a completare il dream team che domani, giovedì 1 dicembre. al Cap 10100 darà vita a "Shock in my town", il concertone-omaggio per i Velvet Underground che inaugura la diciassettesima edizione di Sottodiciotto Film Festival & Campus. Il cantante e chitarrista dei Marlene Kuntz  contribuirà eseguendo "Perfect day" al concerto che il direttore artistico del progetto, il subsonico Max Casacci, ha immaginato riunendo per l'occasione tre generazioni di musicisti torinesi. Con i Foxhound, una delle più convincenti band dell'ultima ondata, affronteranno domani sera il repertorio di Lou Reed e soci lo stesso Max Casacci e Vicio, rispettivamente chitarrista e bassista dei Subsonica, il cantautore Bianco, il sassofonista jazz Emanuele Cisi che reinventerà il leggendario assolo di "Walk on the wild side"l'attuale direttore di Film Commission e veterano della scena rock torinese Paolo Manera, Sergio Berardo dei Lou Dalfin che passerà "Heroin" all'esame della sua ghironda, la "femme fatale" Lalli che torna finalmente in scena, e sono convinto che lascerà senza fiato i giovani che non hanno mai avuto la fortuna di ascoltarla dal vivo. Il dj della serata è Giorgio Valletta di Xplosiva. I visuals di Superbudda e Gabriele Ottino riprenderanno quelli dell'Exploding Plastic Inevitabile, lo show inventato da Andy Warhol per i Velvet Underground. L'ingresso è gratuito, l'inizio alle 21.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la