Dove va a parare la Torino della cultura? C'è un progetto nuovo? E qual è? Dopo gli ultimi exploit, un pizzico di malumore comincia a serpeggiare in città. Prontamente, dal sindaco e Appendino è arrivato l'annuncio che entro metà novembre verranno comunicate le "linee guida" della giunta sulle politiche culturali. Ci sarà pure una conferenza stampa in grande stile (alla quale mi auguro vivamente di essere invitato...), starring Chiara Appendino, per annunciare quali eventi ha in cantiere la città per i prossimi mesi. Sennonché, mi dicono, in vista della conferenza stampa il trio Giordano ha chiesto la lista dei sullodati eventi a Turismo Torino. Quelli di Turismo Torino non sanno che pesci pigliare: loro non organizzano eventi, loro li comunicano. Sono la vetrina dell'offerta turistico-culturale della città. Di conseguenza, la procedura prevederebbe che sia la giunta che dice a Turismo Torino quali nuovi eventi proporrà e quali tra i vecchi intende mantenere in vita. L'operazione inversa sembra complicata.
William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h
pero' e' interessante... tutti questi "enti intermedi" (tra il pubblico e il privato) deputati a gestire proposte e produrre ricadute... alla fine non sembra tradiscano una certa passivita' proprio verso il politico... se quello non gli dice cosa fare... vanno in bambola
RispondiEliminaCom'è ovvio lei non ha capito. A Turismo Torino è stato richiesto qualcosa che non solo esula dalle sue funzioni, ma soprattutto che non è possibile dare. E' come se lei, che non ho la fortuna di conoscere, chiedesse a me quali sono i suoi impegni oggi pomeriggio. Quindi nessuna passività: a meno che a Turismo Torino non ci siano dei veggenti in grado di prevedere che cosa decideranno di fare gli assessori.
Eliminala "conferemza stampa" in grande stile potrebbe essere gia' un evento da pubblicizzare? Suma bin ciapa'!
RispondiEliminaNon esageriamo. Una conferenza stampa è una conferenza stampa.
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